Alterazione della silhouette

DONNA: SPLENDIDA CLINICA ATTREZZATA NATURALMENTE PER LA PROCREAZIONE, DUNQUE PER LA SOPRAVVIVENZA DELLA SPECIE.
Purtroppo una frase così meravigliosa nasconde in se i vari problemi che una donna cerca in ogni modo di contrastare perché causa di inestetismi. Infatti rispetto ad un uomo, che per natura ha un metabolismo più alto, la donna possiede un metabolismo più basso che la induce ad immagazzinare grasso per via di una eventuale gravidanza.
Nel trattamento della silhouette, di primaria importanza risulta essere, al fine di un lavoro personalizzato, la determinazione del biotipo di appartenenza , per stabilire la programmazione che prevede il trattamento dell’inestetismo in base appunto a quale biotipo e habitus (conformazione) si fa parte.
L’habitus del soggetto viene definito dalla “Waist to Hip Ratio” (WHR), ovvero dal rapporto vita-fianchi.
Vi sono sostanziali differenze anatomiche, strutturali, endocrine e metaboliche tra i vari biotipi. Tali differenze portano in primis ad una distribuzione differente del tessuto adiposo, ma soprattutto ad una diversa risposta all’allenamento.
La corretta individuazione del biotipo è quindi il primo passo per una corretta personalizzazione del programma di lavoro.
Vi sono due tipi di Habitus:
quello Androide, detto anche centrale, viscerale, a “mela”, dove il rapporto vita/fianchi è superiore allo 0.85, dove si ha un accumulo di grassi sul tronco.
Quello Ginoide, detto anche periferica, sottocutanea, “a pera”, dove il rapporto vita/fianchi è inferiore allo 0.79 e si ha un accumulo di grasso prevalentemente a livello sottocutaneo nella regione dei glutei, sui fianchi e sulle cosce. Di questo biotipo esistono poi tre varianti:
I soggetti Ginoidi Veno-Capillari, i Ginoidi Arterio-Capillari e i Ginoidi Ormonali. Ogni soggetto dopo attenta valutazione verrà trattato in base a quelle che sono le sue conformazioni anatomiche-fisiologiche-endocrine, per una migliore strategia di allenamento che risulti essere più efficace per favorire la ridistribuzione del grasso corporeo e la perdita di quello localizzato.